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Differenza tra Taratura e Regolazione, Accuratezza e Precisione

La lingua inglese utilizza due termini definiti e distinti per questo genere di operazioni; col termine “calibration” definisce l’operazione che stabilisce la relazione tra il valore indicato da uno strumento ed il corrispondente valore reale, mentre “adjustment” definisce le operazioni per portare uno strumento di misura ad indicare valori misurati nell’ambito della precisione dichiarata; in pratica significa: regolare i fondo scala strumentali. In italiano invece ci sono i termini “calibrazione” e “taratura” che però non vengono usati in modo ben definito generando così della confusione, questa potrebbe essere originata da traduzioni e ri-traduzioni dei termini da altre lingue. Se andiamo a vedere sul Dizionario della Lingua Italiana dei Devoto e Oli, al significato “calibrazione” dà una spiegazione non pertinente alle misure; mentre la spiegazione pertinente la troviamo nella parola “calibrare“: controllare col calibro pezzi meccanici lavorati/Procedere a qualsiasi misurazione esatta. Differenza tra Taratura e Regolazione, Accuratezza e Precisione La parola “taratura” e l’azione di “tarare“, recita lo stesso dizionario, nel significato pertinente: in uno strumento di misura, determinare la legge di corrispondenza fra le indicazioni dello strumento e la grandezza da misurare. Se andiamo a vedere altri dizionari come quello della Lingua Italiana della DeAgostini (1995), si può notare che non forniscono molta chiarezza sull’utilizzo dei due termini e lo stesso web potrebbe non aiutare a risolvere tale confusione. Per questo per utilizzare la terminologia più comunemente corretta nel campo scientifico- metrologico è opportuno ricorrere al V.I.M (Vocabolario Internazionale di Metrologia). Questo è stato sviluppato dalle più importanti organizzazioni normative, di metrologia e di accreditamento di laboratori. Il Comitato Elettrotecnico Italiano mette a disposizione sul suo sito questo vocabolario. Sulla disputa di queste terminologie il V.I.M ammette che il termine ‘calibrazione’ tende ad essere usato ancora, ma ne sconsiglia l’uso e alla parola ‘calibration’ esso fa corrispondere il termine ‘taratura’.

Secondo la terminologia corrente in ambito tecnico-scientifico non vi è differenza tra i termini calibrazione e taratura.

Differenza tra TARATURA e REGOLAZIONE

A noi, come a molti produttori di dispositivi di misura, servono due termini per definire i concetti inglesi di ‘calibration’ e ‘adjustment’, poiché alcuni strumenti subiscono il seguente ‘processo metrologico’:
  • la semplice annotazione della relazione tra la misura strumentale e il valore reale, (con produzione della curva/retta che relaziona la misura strumentale col valore reale)
mentre altri strumenti dopo l’operazione precedente, subiscono anche il seguente processo:
  • la regolazione della scala strumentale in modo tale che esso dia un’indicazione del valore reale quanto più vicino al valore reale e che tutti gli strumenti prodotti riportino lo stesso valore (nei limiti della precisione consentita dallo strumento) al presentarsi di un fenomeno di pari grandezza
Il V.I.M definisce la prima operazione come ‘taratura’, mentre la seconda operazione viene inquadrata e definita nel termine ‘regolazione’. La differenza tra calibrazione e taratura - una misurazione col calibro Ecco le due definizioni riportate dal V.I.M. (2007) Taratura = operazione eseguita in condizioni specificate, che in una prima fase stabilisce una relazione tra i valori di una grandezza, con le rispettive incertezze di misura, forniti da campioni di misura, e le corrispondenti indicazioni, comprensive delle incertezze di misura associate, e in una seconda fase usa queste informazioni per stabilire una relazione che consente di ottenere un risultato di misura a partire da un’indicazione La differenza tra calibrazione e taratura - taratura dei colori dello schermo Regolazione = Insieme di operazioni svolte su un sistema di misura (leggi dispositivo di misura nei ns. ambiti), affinché esso fornisca indicazioni prescritte in corrispondenza di determinati valori di grandezze da sottoporre a misurazione  

Differenza tra ACCURATEZZA e PRECISIONE

(Al contrario dei due vocaboli precedenti, sia l’italiano che l’inglese definiscono chiaramente e all’unisono questi due termini, importanti da distinguere) Nel passato questi due termini erano considerati sinonimi. Con l’aumento delle dotazioni tecnologiche e degli strumenti di misura la metrologia ne ha distinto i significati.
  • L’accuratezza: si riferisce a quanto una data misurazione sia vicina al valore reale.
  • La precisione: si riferisce a quanto si avvicinano tra di loro misurazioni indipendenti.
Accuracy and Precision Vi è un disegno esemplificativo ben diffuso in rete che permette di comprendere facilmente il significato di questi due termini: il disegno di un bersaglio da tiro con l’arco dove i tiri precisi sono rappresentati da tante frecce conficcate tutte vicine in una stessa zona del bersaglio, ma non al centro (Fig.a). I tiri accurati sono rappresentati da tante frecce conficcate intorno al centro in modo un po’ disperso (cfr. concetto di “dispersione” di una misura) fig.(b). I tiri accurati e precisi sono rappresentati da tante frecce conficcate al centro tutte ravvicinate (fig.c). Wikipedia dà una esauriente trattazione dell’argomento: accuratezzaprecisione Con termini più rigorosi ma molto sintetici l’Istituito di Fisica Nazionae (INFN), dipartimento di Roma, inserisce queste due definizioni e ne dà anche una diversa e interessante rappresentazione grafica qui. Potremmo fermarci qui, speriamo di essere stati esaurienti con l’aiuto dei link, tuttavia abbiamo l’occasione per approfondire i concetti di accuratezza e precisione sui sensori di irraggiamento solare e sullo spettro solare.

Concetti di ACCURATEZZA applicata ai sensori di irraggiamento solare

Ai fisici e a chi si occupa di energia solare è noto che il sole irraggia la superficie terrestre con un ampio spettro dall’ultravioletto al lontano infrarosso. Concetti di ACCURATEZZA applicata ai sensori di irraggiamento solare Lo strumento in grado di effettuare misurazioni sulla quantità di energia ricevuta all’interno dell’atmosfera terrestre per questo ampio spettro con maggiore accuratezza è il piranometro. Esso infatti misura dai 250nm ai 2400nm (alcuni si spingono fino a 2800nm). Se poi il piranometro è di buona fattura, abbiamo anche uno strumento “preciso”. Il concetto è però relativo. Infatti alla meteorologia interessa avere il dato dell’energia generata dall’intero spettro solare ricevuta in un dato luogo della superficie terrestre, mentre alle celle fotovoltaiche di silicio questo ampio spettro non serve. Le celle fotovoltaiche sono in grado di convertire in energia elettrica solo una porzione dello spettro solare incidente sulla superficie terrestre. Questa porzione va’ dai 330nm a 1100nm. In blu lo spettro convertito in energia elettrica di una cella fotovoltaicaUn piranometro converte lo spettro definito dai colori blu e rosso La figura di sinistra rappresenta la sola porzione di spettro convertibile in energia elettrica da una cella al silicio. La figura di destra mostra che il piranometro è in grado di misurare l’intero spettro ricevuto dal sole; questo valore non è ovviamente un valore accurato della quantità di energia solare effettivamente convertibile in energia elettrica. Da misurazioni in campo alle nostre latitudini (Lat.45-46°N) con un piranometro “secondary standard” e solarimetri con cella fotovoltaica al silicio, lo spettro effettivamente ricevuto era verosimilmente meno ampio rispetto alla figura sopra poiché se si escludono i periodi di alba e tramonto, i valori ottenuti dai due strumenti non differivano molto. Tuttavia dalle nostre frequenti osservazioni possiamo affermare che (riprendendo le definizioni di accuratezza e precisione), il solarimetro è lo strumento in grado di fornire valori più accurati della quantità di energia solare convertibile in energia fotovoltaica. Il solarimetro è allora lo strumento di riferimento per misurare la quantità di energia producibile da un impianto fotovoltaico. Paragonando il solarimetro al concetto di benchmark esistenti nel mondo finanziario applicati ai fondi di investimento, il solarimetro è il benchmark corretto per il “fondo di investimento chiamato impianto fotovoltaico”.

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