La calibrazione e la regolazione sono due processi simili che vengono spesso confusi e utilizzati erroneamente in modo intercambiabile. Questo articolo ha lo scopo di chiarire le differenze.
La differenza tra calibrazione e regolazione
Il National Physics Laboratory spiega chiaramente le principali differenze tra
CALIBRAZIONE e REGOLAZIONE:
La procedura è:
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Un articolo di approfondimento lo trovate su asq.
Metrologicamente parlando, il Vocabolario Internazionale di Metrologia, V.I.M ed.3, fornisce l’esatta definizione di questi termini.
Accuratezza e precisione sono spesso considerati sinonimi. Oggi, con lo sviluppo di apparecchiature e dispositivi di misura ad alta tecnologia, la metrologia ha differenziato i due.
Per capire la differenza tra accuratezza e precisione, considera i bersagli nell’immagine giusta. Le misure precise sono rappresentate da tante frecce conficcate nella stessa zona vicino al centro (Fig.a). Le misure accurate sono rappresentate dalle frecce conficcate vicino al centro in modo sparso (vedi il concetto di misura “dispersione”) (Fig.b).
Le misure accurate e precise sono rappresentate dalle frecce conficcate vicine tra loro al centro del bersaglio (Fig.c).
Ora evidenzieremo l’importanza dell’accuratezza e della precisione dei sensori di irraggiamento solare.
I fisici e coloro che sono coinvolti nel business dell’energia solare sanno che il Sole irradia la superficie terrestre con un ampio spettro di raggi, dall’ultravioletto al lontano infrarosso.
Il piranometro è lo strumento che misura con la massima precisione la quantità di energia penetrata all’interno dell’atmosfera terrestre. Può misurare da 250 nm a 2400 nm (alcuni arrivano fino a 2800 nm). Quando il piranometro ha una buona qualità, abbiamo anche uno strumento preciso.
Si tratta, tuttavia, di un concetto relativo.
La meteorologia infatti cerca l’energia generata dall’intero spettro solare e ricevuta in un determinato punto della superficie terrestre, mentre le celle fotovoltaiche al silicio non hanno bisogno dell’ampio spettro. Le celle fotovoltaiche sono in grado di convertire solo una parte dello spettro solare in energia elettrica: questa parte va da 330nm a 1100nm.
La figura a sinistra rappresenta l’unica porzione dello spettro convertibile in elettricità da una cella di silicio.
La figura a destra mostra come il piranometro misuri l’intero spettro solare; Questo non è ovviamente un valore accurato della quantità di energia solare effettivamente convertibile in energia elettrica.
Misure di prova (a Lat.45 -46°N) effettuate con un piranometro “standard secondario” e un sensore di irraggiamento a celle di silicio hanno dimostrato che lo spettro solare effettivamente letto è effettivamente più stretto rispetto a quello rappresentato nella figura sopra. Infatti, fatta eccezione per l’alba e il tramonto, i valori dati dai due strumenti non differivano molto.
Dalle nostre frequenti osservazioni possiamo tuttavia affermare che il sensore di irraggiamento è lo strumento più accurato per misurare la quantità di energia solare convertibile in energia fotovoltaica.
Il sensore di irraggiamento è lo strumento di riferimento per misurare la quantità di energia che può essere prodotta da un impianto fotovoltaico.
Facendo un parallelo con il concetto di benchmark esistente nel mondo finanziario, possiamo dire che un senso di irraggiamento è il benchmark corretto per il fondo di investimento chiamato impianto fotovoltaico.